domenica 7 marzo 2010

U come Dizionario

Untuoso agg. [der. di unto] 1. Impregnato, ricoperto di unto o di untume. Immerso in parole dolci e umide di pianto e infine scolato in una vasca di aria fredda e ghiaccio. Es.: Era carina fino a diventare, improvvisamente, untuosa. Non ha risposto più ai messaggi. 2. Che ha l’aspetto e alcune caratteristiche dei grassi. Es.: è tanto bello ma unto come un maiale. Un porco, oserei dire! Anzi peggio: con lui non si fanno salsicce!

Unzione [dal lat. Unctio-onis, der. di ungere , part. pass. unctus] 1. L’azione di ungere e il fatto di ungersi di venire unto con oli o con altre sostanze grasse, come le bugie, le ipocrisie, i finti sorrisi, le lacrime da coccodrillo e i falsi complimenti. Es.: Sapeva che quella sarebbe stata l’ultima cena, l’estrema unzione di una storia mai iniziata e già finita. 2. In varie religioni, u. rituale, praticata a persone (e anche ad animali) in riti con fini diversi, sacrificali, funebri, di consacrazione ecc. Es.: Quella sera si stava sacrificando anima e corpo in quel letto sconosciuto e freddo, tra gemiti e olezzi di vomito. Si lasciava ungere la pelle dalla pelle, ignaro che quell’unto sarebbe stato fiele nei giorni a venire. 3. Untuosità; servilismo ipocrita. Es.: Gli aveva chiesto di abbracciarla. Lui, stupido, si era stretto al niente, annullandosi.

Uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. Homo hominis] (pl. uomini) 1.

La pagina del dizionario presenta uno strappo esattamente sulla definizione di “uomo”; una voragine nera che conduce direttamente alla parola “zero”.

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