venerdì 5 marzo 2010

La dentiera

si scollava dal palato con la pigrizia di un’onda al tramonto mentre Mohammed la penetrava con la formalità di un tedesco in cravatta. Il suo corpo scuro altalenava nei tiepidi umori di Giulia, aggrappata alla vita con le sue mani rugose smaltate di rosso. Era lì, a Sharm Al-Sheikh, alla ricerca di una resurrezione che potesse regalarle ancora qualche sussulto. 62 anni, Lazzaro più che mai in terra d’Egitto, questa volta aveva trovato il vero amore. Mohammed, 27 anni, giovane istruttore di immersione le raccontava dei fondali marini e dipingeva il suo deserto con tutti i colori dei pesci del Mar Rosso. Lei li pescava con la rete delle sue banconote dorate. Nel tentativo di mostrare meno dei suoi anni, Giulia non si accorse del piano che lui non le aveva mai rivelato: partire per l’Italia. Continuava a muoversi sotto i colpi di quell’uomo e non riconosceva la bestia che addentava la sua carne flaccida. Mohammed e Giulia vennero. In Italia. Vissero insieme per qualche mese; poi, un giorno, Mohammed si prese le chiavi di casa e l’accompagnò al cimitero.

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