giovedì 25 marzo 2010

Pornoshop II


Le stavo dentro per riempirla col mio desiderio. Andavo su e giù, su e giù, su e giù sulle sue alture vergini senza guardarla, senza nemmeno toccarla. Rasha era lì, immobile, insensibile ai miei colpi di bacino e al mio sudore liquido. Avevo atteso a lungo un letto e una moglie ma non avevo messo in conto la bravura delle prostitute. L’ultima si muoveva sinuosa nei miei occhi serrati mentre il corpo di Rasha la teneva legata, paralizzandola. Solo alla fine, con un guizzo quasi bestiale, il fantasma della prostituta è riuscita ad aggrapparsi al filo del mio orgasmo tirandolo ed io mi sono sciolto in sperma e solitudine, supino accanto a Rasha con gli occhi fissi sul soffitto della stanza, fredda come una bambola gonfiabile. 

Nessun commento:

Posta un commento