venerdì 25 marzo 2011

Fracasso-day

In Egitto dilaga il fenomeno della disoccupazione, accentuato dalla rivoluzione del 25 gennaio che ha contribuito enormemente all’aggravarsi della situazione. 
I giovani disoccupati continuano a non trovare lavoro e in molti casi, chi ne aveva uno, l’ha perso. Un malcontento visibile attraversa trasversalmente tutte le classi sociali disseminando disperazione e rabbia tra la gente.
Il venerdì è il giorno del Signore. Si è tutti più buoni, ci si consacra a Dio chiedendogli la pace per il mondo e un po’ di serenità per sé e per le persone care. Si va in moschea a rinfrancare il cuore dalle pene sofferte e a prepararsi per quelle che verranno.
Oggi è venerdì e in Egitto c’è molta disoccupazione.
Io mi chiedo: perché cazzo la mia vicina ha deciso di spostare tutti i mobili trascinandoli a mo’ di lottatore di sumo per tutta la casa e ha cominciato a scavarmi in testa con un martello pneumatico?
Perché il venerdì mattina alle 7 vuole dare lavoro a chi non ne ha e rompe i coglioni a me con lavori inutili che rifarà sicuramente fra un anno?


Massima del giorno:
“Il lavoro nobilita gli uomini! Talvolta li fa incazzare sul serio!”

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