venerdì 21 dicembre 2012

Arcobaleni


Alcuni egiziani per me sono come gli arcobaleni. Quando li vedi per la prima volta  ti avvicini cercando di toccarli ma sfuggono. Non ci sono più. Mi è successo spesso, anche altrove. Ma qui quando un arcobaleno scompare, te lo ricordi per sempre perché piove poco. Quasi mai.
M. è tornato l’altra sera. Mi ha chiamato e mi ha trovato malatissimo, avvolto in una coperta di Emirates Airlines, imbacuccato come un Babbo Natale. A telefono mi chiede come sto e dopo mezz’ora me lo ritrovo a casa con succhi di frutta e vitamina C in dono. 
É un re magio. Un regista. Un pazzo. Dorme ovunque anche solo per due minuti. Gira il mondo saltellando da un Festival del Cinema all’altro. Ha cominciato con Cannes. La prima volta compilammo insieme i moduli per la richiesta del visto. Da allora viaggia, incontra la crème del jet set egiziano ed arabo ma è rimasto identico. Sempre lo stesso. 
Mi mostra alcuni video, ridiamo. Poi la foto. La foto della sede di Al-Jazeera che dà su piazza Tahrir. La sede di Al-Jazeera in fiamme. Fumo e spettatori assenti davanti a quel fuoco come davanti ad un servizio giornalistico alla tv.
M. potrebbe vantarsi di aver conosciuto Laila ‘Elwi, di aver passeggiato per le vie di Dubai con Nelly Karim e di aver bevuto un caffè con Ahmad Helmy ma quella sera si è solo vantato degli 871 ‘share’ che ha raggiunto quella foto su Facebook.
Stamattina mi son svegliato alle 9. Non sto ancora bene. Sono rimasto sotto le coperte. Il freddo al Cairo è la lama di una spada in mano a un salafita. Ho sognato quelle fiamme che avvolgevano prima la casa del mio vicino e poi la mia  in Italia. Ero lontano, riprendevo tutto con il mio telefonino, preoccupato. Mia madre? Mio padre? Dove saranno? Mi sono svegliato. Disperato. Ho cercato su internet il significato del mio sogno. Ho letto: “Se si dispone di ricorrenti sogni della vostra casa di famiglia a fuoco, suggerisce che non si è ancora pronti per il cambiamento o che si lotta contro il cambiamento. In alternativa, mette in luce la passione e l’amore di chi ti circonda”. 
M. è sparito di nuovo. Non piove, mi tocca attendere ancora prima di cambiare e troppe spade mi circondano. 


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