giovedì 29 aprile 2010

Tempi di silicone

Ieri sono stato invitato su Canale 5 per partecipare a un programma di approfondimento. Il tema della puntata era: è giusto gonfiare i palloncini senza farli scoppiare o è meglio gonfiarli e farli scoppiare?
Invitati insieme a me c’erano Mario Muzi, psicoanalista e autore di diversi saggi su argomenti relativi a fiato, alitosi e conseguenze sul lattice, Sara Psulinger, la modella tedesca che ha subito il primo intervento di mastoplastica per l’aumento del seno con protesi formate da palloncini gonfiati, Giulia Spercola, vincitrice del Grande Fratello 48, Michele Micino e Rosa Canesca, prima coppia che si è unita in matrimonio su una mongolfiera e in collegamento da Roma il deputato della Lega, Salvatore Ignoto.
Nel corso della discussione la presentatrice mi ha chiesto: “Sposerebbe una donna con protesi di palloncini?”
Ho risposto di sì, naturalmente, che mi sarei divertito a portare a spasso la mia lingua su capezzoli plasticosi per poi gonfiarli in base ai miei desideri. Ho confessato che mi piacciono le tette di varie taglie e ho concluso dicendo che i palloncini in lattice sono la nuova frontiera del futuro.
Stamattina dopo la mia dichiarazione leggevo sulla prima pagina della rivista “D in Uomo”: “La famosa cantante Orsula ritrovata priva di vita in una stanza d’albergo. Su un biglietto una frase: “Non posso continuare a vivere con le mie protesi di silicone. Le lascio a voi, fatene quello che volete. Io volo in cielo con due palloncini rosa. Orsula”.
Ho piegato il giornale, l’ho lasciato sul sedile del treno e ho aperto il finestrino. In sottofondo “La donna pallone”. 

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